L’altro giorno mi è riaffiorata in testa la bellissima poesia “Meriggiare pallido e assorto” di Montale (il testo in calce)

Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d’orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.
Nelle crepe del suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch’ora si rompono ed ora s’intrecciano
a sommo di minuscole biche.
Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
mentre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.
E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com’è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.
maaaa ….. i cocci aguzzi di bottiglia???? 😛 😛 😛
"Mi piace""Mi piace"
alla fine arriveranno e saranno dolori
"Mi piace""Mi piace"
…. per quello io cerco di tenermi sul bere, mai superare le due bottiglie al giorno 🙂 🙂 🙂
"Mi piace""Mi piace"
beh allora sei bravo, un veneto che si limita a due bottiglie giornaliere merita come premio un posto in paradiso (a fianco della zia di AP)
"Mi piace""Mi piace"
😀 😀 😀
"Mi piace""Mi piace"