… che purtroppo non riesco spesso a mettere in atto.
Non è solo importante per la mia pratica nel karatedo, ma lo è anche nel mio lavoro.
Ma come, direte, per fare scienza occorre pensare fortemente … occorre far fare al cervello vere e proprie maratone intellettuali.
È vero ma è anche falso, la parte più gratificante nella ricerca scientifica è il lampo dì genio, la scintilla che dal nulla fa scaturire un’idea importante.
Quasi mai questo avviene mentre siamo chini sulla scrivania, l’idea scientifica si illumina nei momenti più impensati, guarda caso quando la mente è sgombra.
Non vorrei sembrare blasfemo, ma l’illuminazione scientifica è quanto di più simile al satori nello zen che esista.
Tranquilli, non ho intenzione di scrivere un libro dal titolo “lo zen e l’arte di fare scienza” anche se non sarebbe una cattiva idea.
Voi lascio con questa immagini di pace …. poi ve ne parlerò in un apposito post.